BRINDISI- In merito alla diffida alla Brindisi Multi Servizi, partecipata del comune di Brindisi, per un dipendente che era stato spostato da un servizio ad un altro, interviene PAOLO TAURINO COORDINATORE PROVINCIALE NOI CON SALVINI, attraverso una lettera indirizzata al Prefetto Valenti, al commissario prefettizio Giuffrè e al presidente Palasciano. “La BMS grava significativamente su tutti i cittadini -scrive- pertanto andrebbe chiarito una volta per tutte quali sono i servizi che la BMS ha il dovere di svolgere in virtù del contratto di Global service stipulato con il Comune. E nello specifico sarebbe opportuno comprendere su chi devono gravare i costi: sul Comune di Brindisi o sulla Prefettura? A me sembra che il Comune si stia caricando di costi e la BMS di compiti non di loro competenza. Oggi siamo arrivati a più di 250 “ospiti ” autogestiti di fatto senza alcun possibile censimento essendo stati “licenziati ” i volontari a ciò deputati della cooperativa onlus “La città dei Servizi” perché l’amministrazione comunale non sapeva dove reperire le risorse economiche. Tutto ciò apre altri quesiti. Se com’è certo -continua Taurino- sono stati stanziati 4 miliardi e 600 mila euro per queste emergenze perché i cittadini devono accollarsi queste spese attraverso il Comune e la BMS? Perché il Comune si deve accollare tutte le spese? Quanto è costato finora questo sistema a tutti i cittadini onesti? Perché la prefettura non rimborsa almeno le spese sostenute dal 2004 ad oggi? Credo che, a questo punto, -conclude- sia d’obbligo una risposta chiara ed esaustiva perché lo meritiamo!”
Diffida alla BMS, Taurino al Prefetto e al Commissario prefettizio: “Su chi gravano i costi?”
