Ambiente

“Laudato sì, trivelle no”: otto sindaci del Capo di Leuca a Bari per protestare contro il governo

BARI- Otto sindaci per dire no alle trivelle al motto di “Laudato sì, trivelle no”. I primi cittadini del Capo di Leuca: Salve, Morciano, Patù, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Tiggiano, Alessano e Specchia, accompagnati da altri quattro assessori e consiglieri dei loro Comuni sono stati a Bari per protestare contro il via libera del Ministero dell’Ambiente e dei Beni Culturali alle ricerche di petrolio a 13 miglia da Punta Meliso.

Hanno atteso il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni all’ingresso della Fiera del Levante indossando le fasce tricolore ma l’incontro non è avvenuto. Imponenti le misure di sicurezza tanto che i sindaci sono stati tenuti fuori dal padiglione della Fiera. I sindaci non hanno comunque intenzione di fermarsi e andranno avanti nella loro battaglia di ferma opposizione alle trivelle nello Ionio.

La guardia resta altissima- dice il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone– al di là di ogni rassicurazione le compagnie petrolifere continuano ad acquisire le necessarie autorizzazioni, avvicinandosi sempre di più all’obiettivo finale, ossia il via libera del Governo alle ispezioni marine. E’ necessario che sul nostro territorio e non altrove ci sia un tavolo tecnico che informi puntualmente dello stato di avanzamento della vicenda”.

Le dichiarazioni rassicuranti dell’On. Bellanova in ordine ai sondaggi nel mare di Leuca a mio giudizio non rassicurano nessuno- dice il consigliere regionale di Articolo Uno-MDP Ernesto Abaterusso– anzi, preoccupano di più. Cosa significa, infatti, istituire un gruppo tecnico di lavoro allo scopo di ricercare tecnologie meno impattanti dell’airgun? Significa, intanto che c’è la conferma che si vogliano comunque dare tutte le autorizzazioni alla Global Med per effettuare le perforazioni del fondale marino allo scopo di estrarre gas e petrolio. Mentre, al contempo, l’iniziativa di Bellanova risulta del tutto inficiata da ciò che il Governo ha già prodotto sulla materia. E, cioè, dallo stato estremamente avanzato delle procedure adottate”.

“Praticamente tutta la costa pugliese, dal promontorio del Gargano fino a Taranto, è interessata alle trivellazioni- dice Antonio Licchello, segretario generale Cst Uil: il decisionismo dimostrato per la realizzazione di questo progetto si scontra con l’indifferenza riscontrata nei confronti di un territorio, quello brindisino, che da anni chiede con forza ed attende, quasi senza speranza, che il governo nazionale e regionale mostrino la stessa risolutezza per intervenire ed aiutare la stremata economia della provincia di Brindisi”.

 

 

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