
LECCE- Vertice a Palazzo Adorno per estendere il piano di guerra contro le trivellazioni che minacciano il mare del Salento. Al tavolo della Provincia, il Presidente Antonio Gabellone, i sindaci e i legali. Presente anche l’avvocato Francesco Paolo Sisto, che fino ad ora ha curato battaglie e ricorsi della Regione.
Ma proprio a proposito di ricorsi al Tar (per le fasi iniziali di ricerca e prospezione degli idrocarburi gli impatti non sono irreversibili. Dunque, il parere pur negativo degli enti locali conta poco), la Provincia per mezzo dell’avvocato Pietro Quinto, pensa che effettivamente serviranno a poco. Da qui la controproposta alla Regione: quella di emanare una propria legge regionale per impedire su questo territorio l’impiego dell’air gun, magari con l’istituzione di aree marine protette ad hoc e con un occhio particolare anche per la pesca. Ai parlamentari invece è stato chiesto di non intervenire con le solite interrogazioni, ma di procedere con una riproposta più concreta: riproporre l’inserimento della tecnica dell’air gun nella lista degli ecoreati.
Intanto dalla Regione massima disponibilità all’ ascolto e alla voglia di far squadra, in quanto ad oggi unica arma vincente: “quella di seguire la via legislativa è una proposta eco-compatibile e possibile“, dice l’ avvocato Sisto che ora provvederà a riferire l’esito dell’ incontro al governatore Emiliano.
Per quanto riguarda un possibile incontro con il premier Gentiloni, presente domani all’ inaugurazione della Fiera del Levante, i sindaci preferiscono dissertare l’appuntamento come segno di protesta.
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