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Di Matteo: «Siamo una squadra che crea tanto e che può mettere in difficoltà tutti».

LECCE (di M.Cassone) – Alla ripresa degli allenamenti del Lecce si è presentato in Sala Stampa, al Via del Mare, Luca Di Matteo, il terzino sinistro di Pescara classe ’88, ex Latina, arrivato in questa sessione di calciomercato, anzi ritornato visto che ha già vestito la maglia salentina nella stagione 2012 per 7 volte.
Un approccio positivo il suo con delle prestazioni convincenti e con una forma fisica che continua a migliorare, ma è della sconfitta di Pordenone che parla subito archiviandola e guardando avanti:
«Sicuramente c’è un po’ di amaro in bocca ma ripartiamo dagli errori, cercando di limarli e guardiamo il lato positivo e ci concentriamo sul campionato lasciandoci alle spalle questa partita e adesso bisogna preparare il campionato nel migliore dei modi. Gli errori commessi li valuteremo col mister e con tutto lo staff per cercare di non ripeterli più per diventare una squadra molto precisa in tutto. Eravamo un po’ deconcentrati e stanchi però adesso non dobbiamo farne un problema, e dobbiamo preparare il campionato nel migliore dei modi perché ci aspetta un inizio molto difficile. Sarà un inizio impegnativo ma il Lecce è una squadra forte e cercherà di fare la partita e di vincere contro chiunque».
Poi si sofferma sul lato positivo di questo avvio di stagione: «Siamo una squadra che crea tanto, che gioca e che può mettere in difficoltà tutti, può capitare di avere momenti dove non sei attento ma in campionato ci si gioca qualcosa di più importante e non dovrà accadere, dovremo stare attenti e sul pezzo, appunto per questo meglio che siano successe ore queste cose in modo da limare questi errori per non ripeterli più in campionato».
È soddisfatto della sua condizione fisica e dall’accoglienza ricevuta dai nuovi compagni: «Adesso inizio a stare bene, all’inizio ho fatto un po’ fatica anche perché l’anno scorso ho avuto qualche problema a livello fisico e quindi la gamba sta bene. Ho trovato un ambiente molto bello, uno spogliatoio unito, una famiglia che mi ha accolto molto bene e questo è molto importante per il campionato e per cercare di arrivare fino in fondo e vincere questo campionato».
Sullo sciopero calciatori minacciato dall’AIC contro la regola dei 14 over per squadra, invece dei 16 come lo scorso anno il suo pensiero è duro: «Il mondo del calcio è diventato una sporcizia, molti giocatori sono a spasso, se vediamo i nomi dei calciatori senza squadra ci accorgiamo che sono giocatori che hanno fatto carriere importanti, quindi da una parte sono contrario e dall’altra no; decideranno le istituzioni, noi siamo concentrati sul campo e dobbiamo pensare a noi stessi e ci dobbiamo allenare, il resto poi lasciamo fare alle istituzioni».

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