Ambiente

Nelle marine leccesi il tour è tra la spazzatura: task force per ripulire le strade

LECCE – Una lunga fila di cassonetti stracolmi, dentro i nuclei abitati, lungo la litoranea. Il ferragosto nelle marine leccesi è un tour tra la spazzatura e tra villeggianti e residenti furibondi. Qui siamo a San Cataldo, qui a Frigole, poi a Torre Chianca e Torre Rinalda.

La situazione difficile da inizio estate è via via peggiorata negli ultimi giorni e nelle prossime ore il Comune di Lecce assieme alla ditta che si occupa della raccolta, la Monteco, dovrà avviare una vera e propria task force, per ripulire le strade e correre ai ripari, cercando di risolvere il problema a monte, consegnando ai proprietari delle abitazioni in regola con il pagamento della Tari i chiavistelli per attivare i cassonetti di prossimità.

In mattinata, i vigili urbani e gli ispettori ambientali hanno passato al setaccio i quartieri: “in città non registriamo grossi problemi – dice Fernando Bonocuore, dirigente del Settore Ambiente – perché molti cittadini hanno accettato di buon grado l’invito a tenere in casa l’umido. Domani, dopo la risoluzione di questo problema e la ripresa della raccolta della frazione organica, affronteremo il nodo marine. Con la ditta si è concordato di far fronte alle necessità più immeditate, mettendo in campo una task force per consegnare le chiavi dei nuovi cassonetti e pulire intorno ai vecchi”.

Il problema sul litorale è duplice: ci sono le pratiche sbagliate, come l’abitudine di chi vive a Lecce o nei paesi vicini e conferisce nelle marine, perché con i vecchi cassonetti è più comodo non stare ai criteri della raccolta differenziata. Ma c’è il problema nel problema che si è registrato quest’anno: “dopo continui solleciti e sanzioni da 5 e 10mila euro per i ritardi accumulati nel servizio previsto dal capitolato – rimarca Bonocuore – la ditta ha deciso di fare solo a metà estate ciò che avrebbe dovuto fare due inverni fa, vale a dire posizionare i cassonetti di prossimità, ma senza informare i cittadini sul ritiro dei chiavistelli”. E ora sì, è corsa ai ripari.

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