LECCE- Pubblicato in queste ore sull’Albo pretorio l’Avviso pubblico per la nomina dell’Organo di amministrazione della Lupiae Servizi e per la nomina dei rappresentanti del Comune di Lecce in seno al Consiglio di amministrazione della S.G.M. “L’elezione del sindaco – scrivono da palazzo Carafa – si ripercuote automaticamente sulle nomine effettuate durante il precedente mandato elettivo, in applicazione della regola del diritto comune che esige che non solo i poteri del rappresentante siano conferiti dal rappresentato ma che persista il rapporto fiduciario fra l’uno e l’altro. Di conseguenza occorre procedere, secondo gli indirizzi dati dal Consiglio Comunale nomina dei nuovi rappresentanti in seno all’organo amministrativo di Lupie Servizi o dell’amministratore unico della stessa società e alla nomina di tre nuovi rappresentanti del Comune di Lecce nel Consiglio di Amministrazione di Sgm spa. Gli interessati dovranno depositare proposta di candidatura presso l’Ufficio protocollo generale del Comune di Lecce, entro e non oltre le ore 12 del giorno 4 settembre 2017,
E l’ex primo cittadino, Paolo Perrone contesta a Salvemini l’annunciata rimozione dei vertici societari:“Qual è il significato dell’operazione di rimozione dei vertici di Lupiae e Sgm?”, chiede. “Il senso di responsabilità dovrebbe imporre scelte nell’interesse delle due aziende, del Comune di Lecce e dei cittadini leccesi. Quindi dovrebbe prevalere senza dubbio la logica di conservazione dei vertici delle due società che hanno dimostrato capacità e competenze e che continuano a raggiungere risultati. I vertici di un’azienda, non sono valutati in base a chi li ha nominati, ma esclusivamente in base ai risultati. Per cui in questo caso sostituire i vertici amministrativi delle due società non può che essere frutto dell’istinto brutale alla spartizione cencelliana delle postazioni disponibili. E persino indisponibili, come queste. Evidentemente – prosegue e conclude Perrone – la ragione vera di tutta questa operazione ferragostana è sistemare qualcuno La “natura fiduciaria del rapporto” per Lupiae ed Sgm non c’entra. C’entra la politica, quella brutta e sporca contro cui Salvemini si è sempre scagliato”.