LECCE- Debiti al comune di Lecce: “Questioni sorte dopo il 2002, e io non ero più assessore al Bilancio”. Risponde così l’ex sindaco Perrone alle affermazioni sulla vicenda della senatrice Adriana Poli Bortone. “Forse è il caso di rinfrescare la memoria all’onorevole Adriana Poli Bortone – dice l’attuale consigliere di Direzione Italia – Intanto il fatto, non trascurabile, che Paolo Perrone è stato assessore al Bilancio del Comune di Lecce sino al 2002 e le questioni di cui parliamo sono tutte sorte dopo, nel secondo mandato Poli Bortone. Peraltro, nel dettaglio ricordo che manifestai fortissime perplessità sui Boc e infatti abbandonai platealmente la seduta di Giunta non votando la delibera che li approvò. Ero contrario all’operazione sui palazzi di via Brenta e mi opposi chiaramente, tanto che il sindaco Poli Bortone fu costretta nel luglio del 2004 a togliermi la delega al Patrimonio per poterla portare a termine. Anche in questo caso una scelta a dir poco maldestra che si concretizzò nell’acquisto degli immobili ad un prezzo fuori mercato e senza alcuna garanzia di rimborso da parte del Ministero. Infine, il filobus, che fu una scelta tutta di Adriana Poli Bortone, portata avanti con testardaggine nonostante la contrarietà di tutta la sua giunta. Un’opera poi rivelatasi incredibilmente costosa, inutile e odiata dai leccesi. Parliamo in tutti questi casi di scelte amministrative che avrebbero comportato il tracollo finanziario dell’ente, se la mia amministrazione non avesse affrontato e risolto diligentemente e pazientemente le conseguenze potenzialmente disastrose di tali scelte”.
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