LECCE- Sul debito fuori bilancio reso noto oggi dal sindaco di Lecce, interviene anche l’ex primo cittadino Paolo Perrone, per il quale non sono 7 milioni di euro.
“È necessario spiegare – dice – che in questa quota teorica ci sono voci di debito che i dirigenti di Palazzo Carafa hanno già respinto al mittente o ridimensionato nell’ammontare e altre voci che possono essere ridotte con una efficace negoziazione con i creditori. Ne consegue che questo debito è evidentemente inferiore a 7 milioni di euro e se anche fosse tanto, un Comune che ha un bilancio con 112 milioni di euro di spese correnti, può agevolmente ritrovare gli equilibri attraverso una variazione o con l’assestamento, com’è consuetudine. Quindi, per anni abbiamo ascoltato il consigliere di opposizione Carlo Salvemini assiduamente sintonizzato sulle frequenze del dissesto per poi scoprire oggi che ci sono “al massimo” (la citazione è sua) 7 milioni di debito. La montagna ha partorito il topolino. Noi all’insediamento trovammo oltre 50 milioni di euro di debiti non coperti sui fronti Leadri, Boc, Lupiae, Sirti, via Brenta e dei contenziosi sui rifiuti e con l’ex Iacp”.