Morte in Cardiochirurgia al Fazzi e ira dei parenti. L’Asl: inaccettabile

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LECCE- E’ morto durante il ricovero in Cardiochirurgia nel Vito Fazzi di Lecce, e questo ha scatenato la rabbia dei familiari che si sono scagliati contro il parsonale medico. Oggi l’Asl di Lecce definisce l’episodio “non ammissibile” perché minacce e aggressività, in qualsiasi forma si manifestino, non sono in alcun modo giustificabili. “Asl Lecce, pur comprendendo il dolore dei parenti per la morte di un congiunto, ha il dovere di tutelare l’incolumità del proprio personale durante lo svolgimento dell’impegnativo lavoro quotidiano. In particolare, riguardo le accuse di “razzismo” lanciate da uno dei parenti del paziente deceduto, di origini albanesi, va apprezzato che siano state subito ritrattate dagli altri congiunti. Si è trattato di parole pronunciate in un momento di profondo sconforto e di forte collera. Tutte le procedure- continuano dalla direzione dell’ Asl, sono state eseguite rispetto al quadro clinico del paziente, ribadendo in ogni caso il rammarico per non aver potuto evitarne il decesso”.

 

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