SALENTO- E’ stata pubblicata dalla Direzione Investigativa Antimafia la relazione sulla situazione criminalità nel secondo semestre del 2016. Usura, estorsioni, appalti continuano ad essere sotto la lente degli investigatori nel Salento come le principali vie di approvigionamento di denaro per la criminalità organizzata. Grazie alle indagini ed alle attività repressive degli inquirenti, che hanno duramente colpito gruppi criminali, la Sacra Corona Unita si è fortemente ridimensionata a Lecce città mentre in provincia crescono le aggregazioni autonome con le nuove leve che tendono a soppiantare i gruppi storici. Questo avvine sia per “La prolungata mancanza di un capo autorevole ed aggregante, sia per le dichiarazioni rese dei numerosi collaboratori di giustizia che hanno fatto luce sulla fisionomia e sui nuovi assetti criminali”. Diverse le oprazioni che rientrano nella relazione e che si riferiscono al periodo preso in esame: un maxi sequestro a Surbo per un valore di oltre 300 mila euro di beni mobili e immobili; l’operazione “Oceano” con l’arresto di 18 persone per un vasto traffico di dorga con l’albania; l’operazione “Federico II” della Dia di Lecce, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 21 soggetti.