LECCE – I criteri scelti per formare la nomina degli assessori in giunta sono stati due: competenza e rappresentanza politica. Poi, come annunciato in campagna elettorale, professionalità captate anche dall’esterno.
Lo ha precisato più volte il primo cittadino leccese che, elencando i membri della nuova squadra al governo di Palazzo Carafa, ha fatto loro tre raccomandazioni: nessuna ansia da “primi 100 giorni”, alla città serve continuità e nei 5 anni a venire non dobbiamo deluderla; impegno, passione e sobrietà devono essere le parole chiave alle quali ognuno deve tener fede assumendo il proprio impegno politico; e poi avere il coraggio dei guerrieri, la pazienza dei monaci e l’immaginazione dei bambini: il tutto per poter fare la differenza e segnare la vera svolta.
Applausi e prime foto di gruppo di un centrosinistra pronto a sedere felicemente tra i banchi della maggioranza. Tra i nuovi assessori bocche prevalentemente cucite, salvo qualche eccezione che si dice pronta alla nuova sfida. Tra questi Paolo Foresio, nuovo assessore allo sviluppo economico e attività produttive che intende da subito concentrarsi sul futuro dei mercati rionali. E poi Antonella Agnoli, assessore alla cultura, che dopo ben 16 anni di esperienza nel settore in tutta Italia, annuncia di voler concentrarsi sugli spazi pubblici che potrebbe rappresentare le culle di eventi e appuntamenti culturali.
“Come ogni scelta politica, sono pronto alle critiche -conclude Salvemini- per ogni mossa, in politica, bisogna sempre prevedere una quota di dissenso. Io sono certo di aver agito secondo coscienza e da uomo libero, questo mi basterà per dormire sogni tranquilli“. Sui presunti mal di pancia da giunta però non si espone: “è un discorso generico -conclude- in questo mondo è sempre così: io batto d’anticipo“.
E.Fio