ROMA – Il nuovo affondo dell’Autorità nazionale Anticorruzione sulla statale 275 arriva nel corso della cerimonia di illustrazione dell’attività annuale, alla Camera, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alla vicenda ingarbugliata del raddoppio della statale Maglie-Leuca Raffaele Cantone dedica un passaggio cruciale della sua relazione 2016, citando solo l’arteria salentina, assieme alle paratie sul lago di Como, “per la loro rilevanza”, tra le questioni più importanti di cui l’Anac si è occupata nel settore infrastrutture, per cui sono giunte 1800 segnalazioni.
“La vicenda della statale 275 – si legge – è paradigmatica di come non vanno gestite le commesse pubbliche; l’appalto, avviato molti anni orsono, è stato caratterizzato da varie e gravi forme di anomalie (tra cui irregolarità nei risalenti affidamenti delle attività di progettazione, nell’approvazione del progetto definitivo e nell’esecuzione dei lavori e nelle mancate verifiche sul possesso dei requisiti del concorrente aggiudicatario) e da un contenzioso particolarmente lungo che ha di recente imposto all’Anas, anche a seguito della delibera dell’Autorità, l’annullamento in autotutela della procedura”.
Poi, la chiosa senza appello: “Bisognerà dunque ripartire daccapo – afferma Cantone – dopo anni inutilmente trascorsi, ingenti spese e lavori mai partiti, con le comprensibili proteste degli abitanti della zona e dei dipendenti delle ditte interessate”.
Come annunciato agli operai quando li ha incontrati a Lecce alcune settimane fa, per capire come procedere si attenderà la pronuncia del Consiglio di Stato sui ricorsi delle società interessate al mega appalto e che hanno impugnato il provvedimento di revoca dell’intera procedura di gara da parte di Anas.