AmbienteAttualità

Spiagge libere ma a pagamento, l’ipotesi anti-affollamento non piace ai Sindaci

LECCE-  L’idea di prevedere un biglietto di ingresso, seppure minimo, per accedere alle spiagge libere lascia titubanti i sindaci salentini. Alcuni, come il primo cittadino di Gallipoli, non si pongono affatto il problema, altri ci vogliono pensare, ma tirano il freno a mano. L’ipotesi circola in Italia e il dibattito è ben animato, dopo che due sindaci liguri, quelli di Alassio e di Laigueglia Maglione, hanno chiesto al prefetto di Savona di poter limitare gli ingressi nelle spiagge libere cittadine. E questo per evitare l’effetto ingorgo. Problema di sicurezza, secondo il sindaco di Alassio Enzo Canepa, con migliaia di persone in pochi metri quadrati. Ma anche questione di sporcizia, rifiuti abbandonati, maleducazione. “Anarchia totale”, ha detto al Corriere nei giorni scorsi.Da qui le ipotesi sul tavolo: un ticket all’ingresso, come si paga il parcheggio. Oppure una regolamentazione degli ingressi, a numero chiuso.

“Un’assurdità – taglia corto Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli – perché contravviene ai principi propri dell’uso della spiaggia libera. I sindaci che opteranno per questa scelta si prenderanno la responsabilità di fronte alla giurisprudenza italiana che dice che l’accesso al demanio non può essere negato”.

Poco più a sud, a Salve, il collega Vincenzo Passaseo ammette: “da anni in giunta discutiamo di questa ipotesi, ma non l’abbiamo mai concretizzata perché per scelta politica abbiamo optato per conservare la gran parte del litorale come spiaggia libera e tale vorremmo restasse. Imporre un ticket è come privatizzare. Certo, il problema sovraffollamento c’è e lo abbiamo anche posto al prefetto. Ridiscuteremo della questione in questi giorni. Il rimedio più semplice – ma è una provocazione – è dare in concessione tutte le spiagge, ma è una scelta che non vogliamo fare”. Sul versante adriatico, Pierpaolo Cariddi, neosindaco di Otranto, è chiaro: “ci rifletteremo durante l’invernata, ma è un provvedimento che ci risparmieremmo volentieri perché lo riteniamo eccessivamente selettivo. In ogni caso, andrebbe calibrato, tenendo fuori i residenti o chi soggiorna a Otranto e già paga la tassa di soggiorno, che varia da uno a tre euro al giorno e che ci consente di sostenere i costi di pulizia e manutenzione delle spiagge libere, per un totale di quasi 100mila euro l’anno, con l’aggiunta questa stagione della sperimentazione del servizio di salvamento costante con bagnino nella baia cittadina”. Da Melendugno Marco Potì fa i distinguo: “riusciamo a contenere il carico sovraffollamento sui 13 chilometri di costa ma per la grotta della Poesia stiamo pensando, per il prossimo anno, ad un accesso controllato, gratuito, a rotazione per salvaguardare il bene. Servono soldi per installare eventuali palizzate e soprattutto pareri, per cui ci confronteremo con Soprintendenza e Capitaneria di Porto”.

Articoli correlati

Ex Ilva, Marescotti: primo passo, Cingolani firma il blocco della cokeria

Redazione

Fiamme nella ex sede Igeco, sfiorata abitazione: salvato un anziano

Redazione

Pista Porsche, la protesta continua: due collaudatori in sciopero della fame

Redazione

Campomarino di Maruggio. Archeoplastica: obiettivo, salvaguardare l’ecosistema

Redazione

Marti: Recovery plan e nuova visone del Paese per il futuro delle imprese

Redazione

Tari 2018 notificata ad un albergo: la Commissione tributaria boccia il Comune di Gallipoli

Redazione