Politica

Venerdì resa dei conti tra i Fittiani? Perrone da Sindaco a Presidente del Consiglio?

LECCE- L’anatra zoppa potrebbe colpire ancora. Se dovesse esser confermata la maggioranza al centro destra, il dialogo con il centro sinistra non potrà non esserci. La legge da ragione alla composizione prefigurata ma questa non darebbe la maggioranza al neo Sindaco. Per molti la pacatezza di Carlo Salvemini potrebbe indurlo ad aprire un dialogo con il capo dell’opposizione ma in Direzione Italia le faide interne non si placano. Venerdì dovrebbe esserci una riunione generale degli eletti ma per molti la strategia tra i Fittiani, rappresentati da Roberto Marti, e quelli che giocherebbero con Perrone, sarebbe nettamente differente ed opposta. Troppe le cose rimaste in sospeso, non ultimo il Pug, e troppi gli interessi, leciti, da tentar di garantire in entrambe le coalizioni. Primo scoglio, e primo scontro, sarà rappresentato dall’elezione, in occasione del primo Consiglio, del Presidente dell’assise. Già su questo il maggior partito, Direzione Italia, inizia a dividersi. Ci sarebbe l’ipotesi di indicare il nome dell’ex Sindaco con il possibile avallo dei consiglieri di Fratelli d’Italia Giordano e Pala, ed ecco per alcuni il motivo per cui il loro riferimento politico Saverio Congedo avrebbe scritto l’altro giorno il velenoso comunicato sul tete a tete di Fitto per la scelta di Giliberti, ma della partita per la Presidenza del Consiglio di Palazzo Carafa a Perrone, ci sarebbero anche il già assessore Severo Martini ed il consigliere Monticelli Cuggio. Secondo questo schema, qualora dovesse esser accettato dal centro sinistra, si sarebbe già a 19 con la speranza che il voto segreto, utilizzato per eleggere il Presidente del Consiglio, porti in dote altri consensi che nel segreto dell’urna potrebbero agevolare l’elezione dell’ex Sindaco. Queste le ipotesi ma ad ora le certezze risiedono nello scontro nuovamente in atto tra i perroniani, sempre più autonomi dalle indicazione fittiane, e coloro che a queste rimangono fedeli e rappresentati, a Palazzo Carafa, dall’onorevole Roberto Marti. Per ora l’ex candidato sindaco, Mauro Giliberti, tace trovandosi nella Capitale e non volendo dichiarare nulla di più rispetto a quanto detto a caldo e dopo il ballottaggio di domenica scorsa. Venerdì la prova del nove pur se in molti sono certi della mossa a sorpresa del Sindaco Salvemini ma le diplomazie non hanno ancora deposto le armi malgrado la fine della campagna elettorale.

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