
SALENTO- L’Arma dei Carabinieri celebra i 203 anni della sua fondazione, che risale al 1814, quando Vittorio Emanuele I, rientrato a Torino dopo la caduta di Napoleone, con l’emanazione delle Regie Patenti, istituì “un Corpo di militari, distinti per buona condotta e saggezza, chiamati col nome di Corpo dei Carabinieri Reali” allo scopo di “ristabilire ed assicurare il buon ordine, e la pubblica tranquillità, … scoprire e sottoporre al rigore della Legge i malviventi ed i male intenzionati, e per prevenire le perniciose conseguenze, che da simili soggetti, sempre odiosi alla Società, possono derivare a danno dei privati cittadini, e dello Stato”. E i carabinieri del Salento celebrano la ricorrenza con cerimonie nei rispettivi comandi provinciali.
A Brindisi, emblematici gli encomi ricevuti da diversi militari: operazioni contro la criminalità organizzata, il traffico di droga, il fenomeno del caporalato, ma anche per un carabiniere che, libero dal servizio, ha salvato un disabile dal soffocamento, e per un collega che ha salvato una donna che stava per togliersi la vita gettandosi nel vuoto. Perché l’Arma è vicina ai cittadini. Sempre.
Anche a Taranto, cerimonia presieduta dal comandante Provinciale, Col. Andrea Intermite, e consegna dielogi ed encomi a 15 carabinieri che si sono particolarmente distinti in operazioni di servizio.
A Lecce, al comando provinciale, si è optato per una cerimonia più informale e ristretta.
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