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Consorzi di bonifica, la Regione non ha i soldi per assumere gli operai. I sindacati: “Pronti a sospendere l’irrigazione”

BARI – Fatta la legge, scoperto l’inghippo. I Consorzi di bonifica, nonostante la legge di riforma, non trovano pace. Perché dopo l’impugnazione degli articoli che disciplinano le transazioni con i creditori – non spetterebbe alla Regione farlo – il nuovo intoppo riguarda i lavoratori a tempo determinato, quelli cioè che – tolti i quadri e i dirigenti – materialmente effettuano i lavori di bonifica.

La legge approvata dall’Aula stabilisce che, per assicurare una condizione lavorativa più dignitosa ai 200 operai, e per assicurare ai consorzi di effettuare le opere necessarie, le giornate lavorative devono passare dalla media di 50 a 151. Tutti d’accordo, voto unanime, sembrava fatta. E invece no.

Il problema è che, si è scoperto solo ora, non ci sono i soldi per assumere il personale. La Regione non ha i 2 milioni di euro necessari per rispettare gli accordi sanciti nella legge e la conseguenza, a distanza di 3 mesi dall’approvazione del testo, gli operai sono a braccia conserte.
I sindacati sono sul piede di guerra: “Siamo pronti a sospendere l’irrigazione dei campi – tuonano rappresentanti – è inaccettabile che la Regione non rispetti quanto sancito da una sua stessa legge. Gli operai a tempo determinato sono fermi, gli stipendi di quelli a tempo indeterminato iniziano nuovamente ad essere pagati con ritardo, non siamo più disposti ad accettare tutto ciò”. Insomma, punto e a capo come se nulla fosse stato fatto. Ma i rappresentanti dei lavoratori non si limitano alla minaccia della sospensione dell’irrigazione: i legali sono pronti a fare causa alla Regione per il mancato adempimento agli obblighi di legge. Perché – dicono – le assunzioni non sono vincolate alla nascita del consorzio unico, come alcuni sostengono.
Il commissario straordinario Borzillo ha pure preparato il piano assunzionale rispettando quanto prevede la legge e ha anticipato che dei 3 milioni necessari per garantire ai 200 otd le 151 giornate spettanti, 1 milione riuscirebbe anche a reperirlo. Ma la restante parte deve farla la Regione. E l’Ente di Lungomare Nazario Sauro ha dato mandato all’avvocatura di verificare la fattibilità di alcune ipotesi allo studio dei tecnici, il tutto mentre si tenta di reperire i fondi necessari per avviare la stagione.

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