BARBARANO- Il Capo di Leuca s’è messo letteralmente in cammino: passo dopo passo, come la storia che ha segnato il tempo, lungo la strada che porta a Leuca, al suo santuario mariano, alla “fine della terra”.
Un patrimonio di fede, rivalutato in opportunità di slancio e rilancio per la fetta più povera della provincia di Lecce. Il primo tratto dei “Cammini di Leuca” è stato inaugurato nel pomeriggio: il vescovo di Ugento, Vito Angiuli, colui che ha insistito sul progetto e sulla visione del Capo di Leuca come “città diffusa”, ha chiamato a raccolta i 18 sindaci del territorio.
Ritrovo a Barbarano, presso il complesso di Leuca Piccola, poi il cammino vero e proprio tra i paesi, fino a Vereto, sulla collina della vecchia Patù. E’ la via che hanno ricominciato a percorrere i fedeli e gli appassionati del turismo lento di tutta Europa, il cammino di Santiago del Salento.
L’obiettivo è farne un traino vero, nuova economia, nuovo lavoro, in una terra votata, per il momento, all’invecchiamento e allo spopolamento. È per questo che è nata la Fondazione di Partecipazione Parco Culturale Ecclesiale, prima esperienza a livello nazionale della CEI in tal senso. Un altro modo di concepire e valorizzare l’attrattività del Salento.