LECCE- Allega un elenco in cui vengono evidenziate, in 18 punti, irregolarità e carenze. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, invia al sindaco di Lecce, alla Lupiae, alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Interno la relazione sulla verifica amministrativo-contabile di un ispettore sulla partecipata dal Comune di Lecce. La gestione della società, delle precedente gestione, viene bocciata.
“Gli accertamenti svolti hanno posto in evidenza irregolarità e carenze -si legge nella nota del Mef– si affida pertanto all’iniziativa di codesta società l’adozione dei provvedimenti idonei all’eliminazione delle criticità rilevate nella predetta relazione”.
Tra le criticità evidenziate:
-Carenza nell’esercizio del controllo analogo da parte dell’azionista con effetti negativi sulla gestione della società
-Erogazione del compenso di parte variabile ai membri del CdA, nel triennio 2008-2010 in presenza di perdite di esercizio
-composizione del CdA in maniera difforme da quanto siposto dalla normativa vigente
-mancanza di una procedura selettiva nell’assunzione di un dirigenten nel 2007 e successiva cooptazione dello stesso prima quale Amministratore Delegato e poi come Direttore Generale.
-perduranti risultati negativi con ripetuti interventi di ricapitalizzazione da parte del Comune di Lecce
-assunzione di personale senza una procedura ispirata a principi di trasparenza, concorrenza e imparzialità
-anomalie varie nelle voci retributive del personale dipendente
-carenze procedurali e di documentazione nelle procedure di acquisto e forniture di beni e servizi […]
e molto altro .
La relazione viene inviata anche alla Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali responsabilità per danno erariale.
Il presidente della Commissione Controllo a Palazzo Carafa Antonio Rotundo, nota alla mano, va all’attacco: “La Lupiae, costata ai contribuenti leccesi ben 20 milioni di euro, è in assoluto una delle società partecipate pubbliche tra le peggiori del paese( 4°su 1663) e come è dimostrato dalla nota del Ragioniere generale dello Stato si è caratterizzata per la gestione clientelare dove assunzioni e affidamenti di incarichi sono avvenuti senza procedure trasparenti e imparziali. Nonostante ciò -dice Rotundo- si continua ancora ad utilizzare la Lupiae per alimentare diffuse quanto false aspettative di lavoro e si fa questo nel pieno della campagna elettorale per le elezioni amministrative. È davvero intollerabile infatti che le procedure per alcune assunzioni a tempo determinato autorizzate dal Consiglio comunale ad aprile del 2016 perché ritenute urgenti siano state avviate un anno dopo proprio alla vigilia delle elezioni, così come è inaccettabile la scelta di non attingere dalle liste di collocamento preferendo la pubblicazione di un bando. Ora oltre 200 candidati hanno presentato domanda entro il 3 aprile ed è passato già oltre un mese; chiedo al Sindaco per l’ennesima volta di garantire che le assunzioni avvengano prima del voto”.