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Abilitazione all’insegnamento: i laureati non rispondono ai criteri, 600 euro per “recuperarli”

LECCE – Per appendere la corona d’alloro al chiodo sono sufficieni 24 crediti formativi, quelli previsti dalla nuova normativa per accedere all’insegnamento. Normativa che dei vecchi piani di studio però non ha tenuto conto, e per vecchi si intende anche di una settimana. E così, attestato di laurea in mano, si torna sui banchi.

A denunciarlo al Coordinamento studentesco Link Lecce sono stati ex studenti e laureandi dell’Università del Salento. Qualcuno sta giusto terminando di scrivere la tesi, per poi tagliare un traguardo che oggi si rivela fittizio per chi ambisce alla carriera di docente.

Il sistema di accesso all’insegnamento che comprendeva il vecchio TFA con l’avvento della nuova normativa cede il posto al FIT (Formazione Iniziale e Tirocinio): un percorso triennale, al termine del quale si è immessi in ruolo. Il nodo è proprio questo: per accedervi occorrono 24 crediti formativi obbligatori in ambito pedagogico, psicologico, antropologico o in metodologie e tecnologie didattiche.

Esami non obbligatori e molto spesso non previsti nei vecchi piani di studio, sopratutto nelle facoltà scientifiche. Per ottenere i crediti mancanti non c’è alternativa: al costo di 25 euro a credito si può letteralmente acquistare l’accesso agli esami in questione. Una piccola spesa che, moltiplicata per 24 crediti però, ammonta a ben 600 euro.“Un costo proibitivo” hanno denunciato gli studenti salentini nel corso delle assemblee itineranti promosse da Link Lecce nelle varie sedi dell’Università del Salento.

Un modo per ammortizzare il colpo però ci sarebbe: nella propria carriera universitaria si possono inserire uno o due esami a scelta a seconda che si tratti di laurea triennale o magistrale. Peccato però che, ad oggi, molti corsi di laurea circoscrivano questi esami agli ambiti disciplinari della stessa facolta. In altre parole impossibile che un laureando in fisica o ingegneria possa inserire come esame a scelta, dunque gratuito, uno di ambito pedagogico o psicologico.

Nasce da qui la campagna Link #iovoglioinsegnare: UniSalento tuteli la nostra aspirazione. Il coordinamento presenterà nei prossimi giorni una richiesta formale al Miur tramite i propri rappresentanti facenti parte del Cnsu, Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.

Una legge che crea disagi -concludono- deve poter consentire alle vittime di allinearsi quantomeno grtuitamente ai nuovi criteri”. Nessuno butterebbe via anni e anni di studio per 600 euro, un ultimo sforzo a fronte di tutte le spese precedenti lo farebbe chiunque. Dal diritto all’istruzione al ricatto però il passo potrebbe essere breve.

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