Ambiente

L’appello della famiglia Serravezza al governo: “Si riapra il dialogo su Tap, qui un uomo sta morendo”

CASARANO- La famiglia del dottor Giuseppe Serravezza, oncologo e Direttore scientifico Lilt Lecce, lancia un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Lo ha fatto questa mattina ai microfoni di Telerama.
Il medico è all’undicesimo giorno di sciopero della fame e della sete per chiedere la riapertura del dialogo con il governo sull’approdo del gasdotto Tap. Ora il dottor Serravezza rischia davvero la vita.

«Come famiglia del dottor Serravezza, dopo undici giorni di suo digiuno totale, siamo qui a chiedere per l’ennesima volta un aiuto al governo, ai nostri parlamentari, a chi rappresenta questo territorio, per porre fine a questo suo estremo gesto. A prescindere dal fatto che si possa condividere o meno questa battagliadice la figlia Flavia, assieme al fratello Antonio e alla madre Enza Leporericordo che prerogativa della politica è l’ascolto e qui nel Salento c’è un oncologo, un professionista che da undici giorni non mangia e non beve, per chiedere la riapertura del dialogo con il governo sull’approdo del gasdotto Tap a San Foca.

Ci sono 94 sindaci che hanno sottoscritto un appello al governo e non hanno ricevuto risposta. C’è un intero territorio che chiede ascolto per giungere a una soluzione condivisa su questo progetto e chiede di ridiscutere il sito, ma nulla. Solo silenzio, di fronte a questa richiesta. O solo sterili polemiche politiche e mistificazione.
“È troppo tardi”. Questo ha ribadito anche chi rappresenta questo territorio nell’attuale governo. Non c’è tempo, a suo dire, nemmeno per dare ascolto a chi protesta.
Papà ha perso 12 kg, la sua funzionalità renale è alterata e rischia di essere seriamente compromessa. 94 sindaci del Salento si sono mobilitati con lui, stanno urlando insieme a una vasta fetta di popolazione le istanze di un territorio. Ma voi preferite tapparvi le orecchie. Ne prendiamo atto. Ne risponderete alla vostra coscienza.

Noi vi chiediamo col cuore in mano di mettere da parte i vostri veleni, le beghe politiche, i risentimenti personali. Qui c’è un uomo che sta rischiando la vita per dare voce a un territorio intero che vuole decidere il proprio futuro. Voi parlate di allarme ingiustificato quando da mesi rimanete sordi di fronte a una richiesta semplice, la riapertura del dialogo sull’approdo. Tutto qui.
Cinque anni di documentazioni scientifiche e lo stesso parere di Arpa Puglia del 2014 parlano chiaro. Ma non è questo il punto. Quando un cittadino chiede ascolto, quando 94 sindaci chiedono ascolto e un intero territorio alza la voce, voi politici avete il dovere di chinare il capo e ascoltare. Ignorare il grido di dolore di questa terra non vi porterà lontano. Ci rimettiamo alla vostra coscienza.

Papà è un uomo che lotta da sempre per questo territorio e senza secondi fini e forse noi salentini tutti un uomo così non ce lo meritiamo».

L’appello è stato rilanciato su Radio Radicale da Paolo Pagliaro, membro dell’Ufficio Nazionale di Presidenza di Forza Italia.

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