Politica

Meloni benedice ritorno di Congedo e per Lecce plaude Signore

BARI – Il crisma dell’ufficialità è impartito dalla presenza della leader nazionale Giorgia Meloni. Erio Congedo, archiviato il divorzio da Raffaele Fitto, è da ora in Fratelli d’Italia. “Un ritorno a casa”, lo ha definito la Meloni, avvenuto non a caso a Lecce. “Pierpaolo Signore – ha aggiunto – sta lavorando bene, il clima è vibrante e lo si vede dalle ultime adesioni”. “La scelta di Erio e ma anche di tanti altri, uomini e donne, che si stanno avvicinando a Fratelli d’Italia – ha spiegato l’ex ministro – dimostra come in questi anni abbiamo lavorato senza poteri forti alle spalle, in rappresentanza degli italiani, per ridare una casa alla storia della destra italiana ma anche per avvicinare esperienze politiche diverse. La scorsa settimana sono entrati due consiglieri comunali, sempre di Lecce, sono molto molto fiera del lavoro che stiamo facendo”.
“Non è un’operazione di amarcord – ha chiarito Congedo – ma è voler contribuire a voler rendere più forte un progetto importante, di una destra moderna, di una destra con uno sguardo rivolto al futuro che ha posto tra i suoi obiettivi la difesa dell’interesse nazionali, un tema sul quale molti altri mi sembrano assenti e distanti”.
E immediato torna l’interrogativo sul futuro di altri big leccesi ora nella fila dei fittiani. Come Paolo Perrone, da tempo considerato vicino al partito della Meloni, soprattutto in vista dell’appuntamento delle politiche 2018.Intanto la leader di Fratelli d’Italia spinge l’acceleratore sulle primarie – “sosteniamo con convinzione il candidato sindaco di Lecce, chiarisce, ma sarebbe stata bella la consultazione dei cittadini” – e sulle alleanze aggiunge: “Noi siamo per l’unità del centrodestra in questa fase e pensiamo che sia sotto gli occhi di tutti come il centrodestra compatto possa essere estremamente competitivo nelle prossime elezioni. Siamo gli unici -ha detto ancora la Meloni – capaci di presentare una proposta politica fondata sui bisogni degli italiani. Non lo può fare il servilismo del Pd né l’inconcludenza del Movimento 5 Stelle. Chiaramente – ha concluso – vogliamo ambire a vincere per ben governare, questo vuol dire che non siamo disposti a fare alleanze a qualunque costo, ma che ci siano paletti chiari”.
A chiudere la mattinata il saluto istituzionale del presidente del coniglio Mario Loizzo, Pd. “Fate le primarie – ha detto – ma fatele meglio di noi”.

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