LECCE- Inserita l’Oncologia Geriatrica del Polo Oncologico del Fazzi nel novero dei Centri di formazione e ricerca affiliati. Il progetto punta a creare un data-base internazionale per lo scambio e l’accrescimento delle conoscenze.
Riconoscimento internazionale per l’Oncologia Geriatrica del Polo Oncologico dell’Ospedale “Vito Fazzi”, che è stata inserita dalla SIOG, Società Internazionale di Oncologia Geriatrica, nel novero dei Centri di formazione e ricerca affiliati, al fianco di altre due realtà italiane (Nuovo Ospedale di Prato e San Paolo di Milano) e di diverse strutture a livello europeo e mondiale
Il progetto punta a creare un data-base internazionale per lo scambio e l’accrescimento delle conoscenze. Una “rete” in cui è ora entrata a pieno titolo l’Oncologia Geriatrica di Lecce, di cui è responsabile la dr.ssa Silvana Leo.Per capire quanto sia cruciale un presidio sanitario del genere, bisogna considerare che l’incidenza delle malattie oncologiche aumenta con l’età in entrambi i sessi e che una più lunga aspettativa di vita suggerisce una maggiore attenzione nel trattamento delle patologie oncologiche.Da qui la necessità di far entrare in campo uno schieramento di forze capace di valutare un possibile trattamento medico ad hoc e formulare un programma completo o personalizzato. Un percorso reso possibile anche grazie al supporto dell’Associazione di volontari “La Chiave d’Argento – Onlus”, che si occupano di accoglienza, screening rapido di valutazione geriatrica, supporto nutrizionale e psicologico.
Un’attenzione particolare è poi assicurata al paziente over 70 che viene preso in carico nel Day Hospital del Polo Oncologico. Si tratta – sottolinea la dr.ssa Leo – di attività «integrative e non sostitutive dei servizi di competenza della Struttura Aziendale» e, comunque, «coerenti con gli obiettivi che si pone l’ASL».