BARI- 0,40 centesimi a cittadino. L’Agenzia regionale per i rifiuti inizia a battere cassa e fissa la tariffa di quanto i Comuni dovranno sborsare per questo 2017 perché l’organo voluto dal governatore Emiliano possa funzionare. Costerà ai cittadini pugliesi 1.630.866 euro.
Chi si aspettava che la spesa trovasse copertura nel bilancio regionale si è sbagliato: saranno gli enti a dover mettere mano al portafogli. E non sono proprio spiccioli: la città di Lecce sborserà 37.900 euro l’anno, l’intera provincia 321.695 euro. Brindisi città spenderà poco più di 35mila euro; 159.464 euro la provincia. Per Taranto, la cifra raddoppia: 80.012 il Comune, mentre l’intero territorio ionico verserà 234.424 euro. Il contributo a carico di ciascun Comune è, infatti, determinato in rapporto alla popolazione residente, secondo l’ultimo censimento Istat.
È quanto stabilisce il decreto del 20 febbraio scorso del commissario ad acta dell’Agenzia regionale per i rifiuti, Gianfranco Grandaliano, che ha valutato una media di quanto i Comuni versavano agli Oga, gli organismi d’ambito di gestione a livello provinciale. Nel Leccese, si versavano 49 centesimi ad abitante e dunque si dovrebbe risparmiare, come a Taranto, dove la spesa era di 60 centesimi a testa. Va male, invece, per Brindisi, dove si pagavano appena 30 centesimi.
Questo è un periodo transitorio: le funzioni attribuite in precedenza agli Oga sono transitate nelle mani del commissario nominato il 5 agosto scorso, in attesa della costituzione e dell’attivazione dell’Agenzia, con una struttura tecnico-operativa organizzata anche per articolazioni territoriali. Gli uffici non sono stati ancora avviati. Iniziano a fioccare, invece, gli incarichi esterni, come gli ultimi assegnati ad un funzionario del Comune di Bari e della Provincia di Brindisi e ad alcuni avvocati.
