LECCE- Femminicidio e violenza sulle donne: i casi in Puglia anche nella provincia di Lecce sono in aumento. E il femminicidio diventa sempre più una piaga sociale.
Nell’ultimo anno c’è stato un incremento evidente, del 46%. Dai 6 casi del 2015 si è passati agli 11 del 2016. A questi si aggiungono 21 episodi di tentato femminicidio con un incremento del 50% rispetto all’anno precedente. I dati emergono da una ricerca dell’Istituto Demoskopica. E poi c’è anche un altro allarme, lanciato dai servizi sociali della Regione: sono tantissime le bambine e le ragazze minori prese in carico e i rischi più elevati, dice l’indagine, sono in famiglia dove avvengono 8 abusi su 10. E ciò che emerge è che discriminanti non ce ne sono. Come dire: le violenze sono quanto di più democratico ci sia, non contano le fasce sociali, con conta l’età. Le violenze avvengono in ambienti degradati e in situazioni di ricchezza e benessere.
Si è parlato di questo nella tappa leccese di “Innamorati di te”, nelle officine Cantelmo, promosso da Codere, un operatore di gioco che da sempre dedica al sociale parte delle sue attività. Un passo avanti, anche a Lecce, è stato fatto con l’apertura dei centri ascolto, uno presso il comando provinciale di Lecce.