LECCE- I sindacati chiedono in coro alla Lupiae Servizi di fare un passo indietro rispetto al bando con cui si prevede l’assunzione diretta di dodici unità: “prendiamo atto, a malincuore, che evidentemente è iniziata la campagna elettorale”, dicono da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. “Con questa azienda partecipata – aggiungono – da anni si cerca faticosamente di trovare un equilibrio tra la stabilità di spesa del Comune di Lecce socio unico e di bilancio della società stessa, attraverso il sacrificio economico dei lavoratori che continuano a sopportare una riduzione dell’orario di lavoro e della retribuzione”.
Ai sindacati risponde la manager di Lupiae, Tatiana Turi: “E’ paradossale se non sconcertante il loro comportamento: per anni hanno denunciato la carenza di personale nei settori operativi interessati (servizi cimiteriali, verde pubblico e settori manutentivi) e invocato, con forza, la necessità di ricorrere a forza lavoro esterno. Proprio tali istanze hanno indotto la società a richiedere, sin dal 2015, la deroga al Piano Industriale che prevedeva il divieto di nuove assunzioni, anche di natura temporanea. Deroga concessa il 19 aprile 2016, con l’obbligo di attingere prioritariamente, ove possibile, dalla platea degli operai della società Alba Service (possibilità non attuata per motivazioni non riconducibili alla volontà del management aziendale Lupiae). Nel corso di questi mesi, il Dirigente del Personale ha esortato con insistenza le stesse sigle di individuare possibili lavoratori disponibili a svolgere servizi di natura operativa, senza tuttavia mai ricevere alcun riscontro. Dopo l’ultimo avviso di mobilità (rimasto privo di adesioni!) l’Azienda si è vista costretta a pubblicare l’avviso della discordia al fine di garantire nei prossimi mesi la regolarità dei servizi”.
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