LECCE- La memoria che si tramuta in un canto del ricordo, la scultura dei numeri senza nome che da quei campi di concentramento non sono tornati più, la storia che prende vita in una rappresentazione teatrale in cui il tempo è scandito dalle parole del Duce, per non dimenticare. Qui nel Liceo Artistico e coreutico Ciardo-Pellegrino di Lecce la storia dell’olocausto, nella giornata della memoria, prende vita e lo fa nelle suggestioni delle varie forme d’arte che in quest’istituto hanno trovato casa.
Quello creato da docenti e allievi è un percorso suggestivo tra luci e ombre, un salto nella macchina del tempo per lanciare un messaggio forte e chiaro: la testimonianza deve diventare ricchezza, patrimonio, monito affinchè il genocidio resti solo un brutto capitolo dei libri di storia.
“The sound of memory”- musiche e canzoni interpretate dagli studenti del Liceo nell’atrio monumentale della scuola. “The words of memory”, una performance teatrale frutto di laboratori che alunni e docenti hanno condotto con grande entusiasmo. E poi la stanza in cui le installazioni artistiche raccontano quegli anni in cui l’umanità, tra vittime e carnefici, si è ritrovata a brancolare nel buio.”Endless” poi è lo spazio in cui va in scena quella che il liceo ha ribattezzato “una storia senza fine”, perchè i resti di quello che è stato nel ricordo non possono e non devono morire.
Una mattinata speciale, un’occasione perchè le giovani generazioni dimostrino che laddove l’umanità ha sbagliato in passato, la memoria e l’arte in ogni sua forma possono contribuire a costruire un domani migliore. E allora per un giorno tra i banchi sediamo noi, a salire in cattedra gli allievi del Liceo Ciardo-Pellegrino.
