LECCE- Forse un debito da 120 Euro o forse un rifiuto a rilasciare false dichiarazioni alla base di un’aggressione, con minacce coltello alla mano, avvenuta in viale della Repubblica, a Lecce, e finita con una denuncia per lesioni e porto d’arma da taglio. La Polizia è stata chiamata ad intervenire su segnalazione di una lite. Un uomo era stato aggredito e minacciato da un vicino di casa nel porticato del palazzo in cui vivono. La vittima è scappata per strada, rifugiandosi dietro alle auto in sosta e chiedendo aiuto. Due passanti sono intervenuti: uno è stato scaraventato contro un muro, l’altro è riuscito a disarmare l’aggressore. Il motivo della lite sarebbe il fatto che l’aggressore avrebbe ricevuto dall’amministrazione comunale un’intimazione a lasciare l’appartamento che l’uomo occupa abusivamente dal 2012. Per poter godere di una sanatoria, avrebbe chiesto al vicino di casa di dichiarare che l’occupazione risale ad un anno prima. Davanti al rifiuto di quest’ultimo, sarebbero partite le minacce.
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