Politica

“Campo progressista”: l’iniziativa politica approda a Lecce con Pisapia

LECCE-“Un assaggio di un percorso nuovo che deve vedere impegnato il centro sinistra tutto nella costruzione di una casa comune dei progressisti”. Così ha definito il Senatore Stefano, leader del movimento politico la Puglia in più, l’ incontro che si è tenuto nel pomeriggio nell’hotel Tiziano di Lecce “dialoghi democratici nel campo progressista”. Un’ occasione di confronto voluta dal Senatore e che ha condotto a Lecce l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, impegnato in prima fila nell’iniziativa politica dal respiro nazionale “campo progressista”. Quella che avrebbe potuto essere l’occasione per dare un’accelerata alla candidatura a sindaco di Lecce per il Senatore, così come si vociferava nell’ambiente, si è conclusa però con un nulla di fatto. Nel suo intervento a conclusione della serata il Presidente della Regione Puglia Emiliano, dopo le parole lusinghere spese nei confronti di Stefano, si affretta a chiudere la parentesi amministrative: quando qualcuno dal pubblico a gran voce inneggia il Senatore a sindaco il Presidente sorride e risponde: “ho promesso a Dario di non affrontare questo argomento”. Sfuma l’ipotesi corsa alla fascia tricolore dunque sul quale lo stesso Senatore, per inciso, ribadisce di non avere nulla di nuovo da dire.

Al confronto, dal respiro nazionale, hanno partecipato numerose personalità politiche come il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, il Vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, l’Onorevole Bruno Tabacci, il presidente dell’Anci nochè primo cittadino di Bari Antonio Decaro e il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Esempi questi considerati virtuosi, perché simbolo di comunità dove il centrosinistra ha saputo dimostrarsi promotore di cambiamento.

Obiettivo del tour di incontri dunque, costruire un campo progressista ampio che convinca il pd della necessità di abbandonare il viaggio in solitaria e intessere una rete collaborativa per un centrosinistra ampio e forte, ma sopratutto riconciliante. Basta battaglie di bandiera -su questo tutti d’accordo- setacciare il pedigree alla ricerca di radici diverse per puntare il dito contro? No grazie. Piuttosto che concentrarsi su ciò che divide, occorre ripartire da ciò che unisce: soltanto ripartendo da qui il centrosinistra potrà dirsi rinato a nuova vita, dunque pronto a competere.

“Occorre ripartire dai territori, dalle singole realtà locali ognuna con necessità specifiche per le quali occorre elaborare risposte diverse- ha sottolineato Pisapia– riscoprirsi protagonisti attivi del proprio territorio, ognuno nel proprio piccolo: questa per l’ex primo cittadino di Milano la chiave d’accesso per un percorso realistico e magari vincente del centrosinistra tutto.

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