LECCE- “Una marea di chiamate…un delirio”. Così rispondono dal 118 di Lecce, riassumendo quello che sta accadendo nelle ultime ore. Anzi, negli ultimi giorni. Il centralino è in tilt, tutte le ambulanze sono sempre fuori. Gli interventi sono richiesti soprattutto per malori, piccoli incidenti stradali e per le complicanze dell’influenza, dovute al freddo.
Il dott. Maurizio Scardia, responsabile del 118, sottolinea che la situazione è questa dal 20 dicembre. In parte si tratta di vere emergenze e in parte le numerosissime chiamate sono dovute al fatto che i pazienti non trovano risposte dai medici di base, che spesso non riescono a rintracciare. Fino al giorno dell’Epifania, poi, l’utenza si allarga, perché molte famiglie ospitano parenti e amici arrivati da fuori.
“Abbiamo rinforzato il numero degli operatori -dice Scardia- sono sempre almeno quattro, a volte cinque, ma abbiamo comunque difficoltà a rispondere a tutti. Abbiamo chiesto alle associazioni di volontariato di mettere a disposizione un’ambulanza secondaria e la Asl si è fatta carico anche di quest’onere, aumentando le postazioni. Iniziata la settimana lavorativa, poi, con i problemi di percorribilità delle strade dovuti al gelo, si moltiplicano gli incidenti”. Lui stesso ha fatto interventi con l’auto medica, che è una 4×4 e dunque riesce a camminare sul ghiaccio senza troppi problemi. Infarti e crisi respiratorie sono le emergenze più gravi che colpiscono gli anziani per complicazioni dell’influenza stagionale. Tanti interventi per febbre altissima, oltre i 40 gradi, nei bambini e negli anziani.
L’appello, già lanciato in questi giorni di neve dalla prefettura, è a non richiedere, se non strettamente necessario, l’intervento dell’ambulanza. Gli operatori del 118, anche al telefono, sanno fornire consigli utili per le patologie gestibili da casa.