LECCE – Fitto lavoro per decidere il candidato sindaco espressione dei Cor ma unitario del centrodestra. Non solo frenetici contatti telefonici e colloqui diretti ma anche la discesa in campo per dipanare le polemiche interne dello stesso Raffaele Fitto. Dopo gli incontri a quattr’occhi dell’eurodeputato con Poli, Vitali, Perrone e Marti è giunto il momento del round definitivo senza attendere il responso romano del partito azzurro. Intorno al tavolo il leader dei Cor, Gabellone e fianco a fianco il deputato, già decennale assessore comunale, ed il primo cittadino di Lecce.
Fitto nei giorni scorsi lo ha ribadito a tutti: se non c’è unità potrei avere un nome terzo ed esterno ai partiti. Da più parti si sarebbe fatto quello dell’avvocato amministrativista Pierluigi Portaluri ma non sarebbe questa l’ipotesi reale pur se l’ex ministro berlusconiano avrebbe pronto un nome alternativo a quelli attualmente in corsa.
Nel summit con Perrone, Marti e Gabellone dovrebbe emergere la scelta definitiva dei Conservatori e Riformisti tra i due maggiori contendenti senza escludere lo stesso vice sindaco Messuti in pole position per i favori di forza Italia Lecce, Area Popolare, Io Sud ed il Movimento Salento favorevole a questo per non candidare chi già svolge ruoli all’interno di altre Istituzioni democraticamente elette. Lo stesso Fitto nei vari colloqui non avrebbe tralasciato la possibilità del Vice di Perrone se il tavolo romano, presieduto da Berlusconi, dovesse dare il suo consenso sul nome di Messuti a discapito dell’onorevole Marti e del Consigliere Congedo.