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Metalli nei terreni, arsenico nei pozzi: le analisi Arpa fanno tremare, vertice in Provincia

DISO-SPONGANO-Il signor Giacomo Bortone ci mostra il pozzo che il Comune di Spongano gli ha fatto dismettere, a novembre. Stessa sorte per quest’altro, nel giardino di un’altra abitazione. Perché qui, al confine tra Diso e Spongano, nelle acque di falda c’è arsenico.

Nei terreni “in prossimità dell’opificio Zincherie Adriatiche”, invece, ci sono Stagno, Berillio e Zinco, metalli pesanti. Adesso è Arpa Puglia a certificarlo. I risultati delle analisi sono arrivati a fine dicembre, sebbene i carotaggi siano stati effettuati il 15 settembre, in contraddittorio con un laboratorio analisi a cui si sono rivolti i proprietari dei suoli. Sono stati loro stessi a chiedere un monitoraggio, che alla fine è arrivato, prelevando campioni di terra qui, a 20 metri dal muro di cinta delle Zincherie ora non più attive e via via più in là.

Dopo anni di battaglie legali, indagini portate avanti dal Noe, esposti e querele incrociati, ora c’è almeno una certezza: per quei metalli che si è scelto di cercare sono stati superati i valori limite stabiliti per aree ad uso residenziale o verde pubblico. Restano, invece, tanti interrogativi ancora: cosa potrebbero svelare delle analisi estese anche ad altri inquinanti e quale sia la fonte. “Per individuare il responsabile della potenziale contaminazione”, la Provincia di Lecce ha convocato un tavolo tecnico per il 10 gennaio, invitando, però, solo Regione, Arpa, Asl e Comune di Diso, non anche quelli confinanti di Spongano e Andrano.

Per la sindaca Antonella Carrozzo, si vedrà a quel tavolo come procedere.Per i residenti, cresce la paura. Nei quattro rapporti di prova di Arpa, i valori dello Stagno sono sempre oltre il doppio e in ogni caso si superano quelli del Berillio, mentre in un caso quello dello Zinco è pari a 292 mg/kg invece di 150.

Il riferimento è alla decisione del Consiglio comunale di Diso di autorizzare, nelle more del risultato dei carotaggi, il cambio di destinazione d’uso delle Zincherie da opificio industriale a struttura ricettiva. “Se i monitoraggi dovessero confermare l’inquinamento, andrà fatta prima la bonifica”, promette la sindaca.

T.C.

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