CronacaPolitica

Lavori infiniti al nuovo Fazzi, la denuncia di Area Popolare

LECCE-  L’audizione in Commissione Sanità del direttore generale dell’Asl Lecce, Silvana Melli. E l’istituzione di una Commissione regionale di vigilanza per monitorare fino alla loro effettiva realizzazione i lavori in corso ormai da anni al Vito Fazzi di Lecce, hub di secondo livello secondo i parametri fissati dal nuovo Piano di riordino ospedaliero ma soltanto sulla carta. Sono le richieste che il Gruppo Area Popolare alla Regione Puglia formulerà nei prossimi giorni, illustrate nel corso a Bari dal consigliere Gianni Stea e dal coordinatore del partito in provincia di Lecce, Luigi Mazzei.

Il contratto d’appalto tra l’Asl Lecce e l’ATI per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la costruzione di un Dipartimento Emergenza-Accettazione (progetto redatto nel lontano 2008), infatti, risale al giugno 2012, e il tempo utile di ultimazione era stato determinato in 580 giorni. I lavori hanno poi avuto inizio effettivo solo il 26 luglio dell’anno successivo e ancora, a causa di varie sospensioni e ulteriori proroghe, la data di ultimazione è stata differita al 30 novembre appena scorso. Ma l’ATI il 30 ottobre ha inoltrato la richiesta di un’ulteriore proroga di 243 giorni, proponendo un nuovo termine fissato al 31 luglio del prossimo anno: se concessa, comporterebbe un incremento del tempo fissato per contratto di ben 580 giorni. E ad oggi, è stato eseguito solo il 73,68 per cento delle opere edili ed impiantistiche, e non è stato fornito praticamente alcuno degli apparati e apparecchi elettromedicali previsti per l’allestimento tecnologico del  presidio ospedaliero.

“Una situazione allarmante” per Gianni Stea: “Purtroppo abbiamo anche fondati dubbi sulla possibilità che i lavori possano terminare alla scadenza della nuova proroga richiesta, dati i ritardi accumulati, ed è una situazione non più tollerabile, come purtroppo evidenziato dalla morte di un 37enne colpito da una grave emorragia celebrale, ma al quale è stato impossibile eseguire un’angiografia per il mancato funzionamento del macchinario al Vito Fazzi” ha rimarcato Mazzei. “Così come non è tollerabile il mancato utilizzo dell’ eliporto e la mancanza di un collegamento tra i plessi vecchi e nuovi. Per questo occorre l’intervento della Regione Puglia”.

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