Raccolta rifiuti, Sindaco e dirigente indagati per l’affidamento diretto a gial plast

scrittore

RACALE-Un affidamento diretto da 90mila euro al mese alla società che già da anni beneficia di proroghe continue. L’appalto per la raccolta della spazzatura del Comune di Racale finisce nel mirino della Guardia di Finanza.

Le indagini, coordinate dal pm Emilio Arnesano, hanno già visto l’iscrizione sul registro degli indagati del sindaco Donato Metallo e del dirigente del terzo settore del Comune, l’ingegnere Gianfranco Manco. L’accusa per entrambi è di abuso d’ufficio.

Il primo cittadino sarà ascoltato dagli inquirenti nei prossimi giorni, come da lui stesso annunciato con un post su Facebook. Sotto la lente ci sono i rapporti tra l’ente e la società Gial Plast di Taviano. Il periodo preso in considerazione nell’inchiesta inizia dal 2002. L’appalto è stato più volte prorogato dall’ex sindaco, come previsto nel contratto originario. Nel 2014, per regolare il pregresso fatto di richieste per mancati pagamenti da parte della società e contestazioni da parte del Comune, si è giunti ad una transazione.

Poi, secondo la ricostruzione degli investigatori, è arrivato l’affidamento diretto dell’appalto alla stessa azienda, fino a quando non sarà sbloccata la gara unica dell’Aro 11 che fa capo a Gallipoli. Negli atti del Comune, però, la scelta è stata giustificata sulla base della legge regionale del 2012 che, nelle more dell’attivazione del servizio di igiene urbana da parte dell’Aro, fa divieto ai Comuni di Gallipoli, Taviano, Melissano, Racale e Alliste di indire nuove procedure di gara per l’affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto di rifiuti urbani.

 

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