MONTERONI-A 43 anni Roberto Giancane, di Monteroni, un passato in carcere per spaccio e favoreggiamento, è sopravvissuto a due agguati criminali. Il primo lo ha lasciato paralizzato. È sulla sedia a rotelle dal 2002, quando gli spararono all’addome. L’ultimo episodio, invece, risale a un mese fa: qualcuno gli ha sparato mentre era nel negozio gestito dalla moglie, a Copertino. Ancora una volta è scampato alla morte, il proiettile gli ha sfiorato il cuore. Oggi vuole dire che lui, con l’omicidio di Augustino Potenza e con il tentato omicidio di Luigi Spennato, non c’entra. “Dicono che spacciavo per finanziare la latitanza di Potenza, ma non è vero, io neanche lo conoscevo”. Giancane, alias Nocciolina, fu arrestato per droga, furti d’auto e condannato anche per favoreggiamento perché non fece i nomi di chi gli sparò facendogli perdere l’uso delle gambe. “Ma non ho mai fatto parte di alcun clan -dice oggi- ho sempre agito per conto mio e c’è qualcuno che evidentemente mi vuole morto”. “Se avessi paura, non andrei tranquillamente al lavoro ogni mattina”.
Secondo lui non c’è alcuna guerra di mafia tra Casarano e Casarano. Quella che si è scatenata a Casarano sarebbe una vendetta per fatti di sangue di tanti anni fa.