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Allaccio acqua Frigole, Aqp: progetto pronto. Ora chiarezza sulla proprietà delle strade

LECCE- L’allacciamento alla rete idrica è possibile e il progetto è pronto, ma ora bisognerà far luce sulla  proprietà delle strade interessate che non risulterebbero del Comune. Questo quanto emerge dal tavolo della Commissione Lavori Pubblici tornata a riunirsi  sulla problematica che riguarda circa 35 famiglie di Frigole, sollevata in un nostro servizio tg, di cui si è in seguito interessato anche  il consigliere delegato alle Marine Antonio Lamosa.

Quella odierna è stata una seduta partecipata e ricca di interventi. Tra i presenti: l’Autorità idrica, rappresentata dall’Ing. Cecilia Passeri, l’Aqp con l’ ing. Marcello Rainò e l’ing. Nicola Lategola, del settore Lavori Pubblici il geometra Renato Franco, la Pro loco di Frigole e il rappresentante dei residenti Salvatore Palano che ha sollecitato il nostro intervento affinchè si venisse al capo del problema per risolverlo quanto prima.

Già la scorsa settimana, l’Autorità idrica, intervenendo con una nota sottolineava che “per la realizzazione della complementare rete idrica lungo via Delle Dracene e via Giovanni Marinelli e la necessaria chiusura da anello lungo via Cinerarie, l’investimento stimato da Aqp è di circa 120mila euro. A ciò doveva aggiungersi la rete fognaria di via Cinerarie per ulteriori 60mila euro”. Lavori questi fattibili da un punto di vista tecnico, ha affermato l’Aqp in Commissione, che proprio in questi giorni ha proceduto con i rilievi del caso e relativi sopralluoghi. Il progetto sarebbe anche pronto e sarà presentato nella prossima seduta.  C’è solo un intoppo da chiarire: la proprietà delle strade in questione.

A tal proposito, il Presidente Gianpaolo Scorrano fa sapere che “la Commissione, dopo numerosi interventi, unanimemente, su proposta del gruppo consiliare di Forza Italia ha deciso di riconvocare la stessa per giovedì prossimo con tutti i presenti più l’ex Ersap, il settore avvocatura ed urbanistica , allo scopo di accertarne la proprietà e nel caso ottenere l’autorizzazione (dall’Ersap) all’esecuzione delle opere in esame, in modo da evitare eventuali rimbalzi di responsabilità che perdurano oramai da anni”.

E.P.

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