LECCE- Domenica sarebbe dovuto esser il secondo incontro tra la federazione di Lecce e la segreteria regionale dopo l’impasse del Pd e dei tavoli ma tutto salta perché Lacarra avverte una contrarietà per un dibattito che porti nuovamente alla soluzione Dario Stefano. Ieri da Telerama lancia un chiaro messaggio per tentare di svelenire l’atmosfera: ” incontrerò Piconese, Marra e Foresio ma non si parta dal nome ma dalla volontà di allargare la coalizione “
Un Lacarra chiaro verso chi vorrebbe ripartire dal nome di Dario Stefano e forse anche un modo per rispondere ad Abaterusso che già venerdì, dai nostri microfoni, rilanciava il nome del senatore, già vendoliano , come il miglior nome possibile e senza passare dalle primarie così come ieri ribadito, a proposito delle consultazioni, dallo stesso segretario provinciale.
Quindi un tentativo non ben riuscito, quello di Abaterusso, tanto da indurre Lacarra a non venire a Lecce e non rischiare, appunto, una riunione ulteriormente settaria tra chi non volendo le Primaire pensa a Stefano e chi invocandole non pensa a questo. La ditta, Abaterusso-Piconese e Marra, vorrebbe appunto il Presidente della Giunta ed immunità del Senato ma il resto del partito, assieme ad alcuni movimenti civici di area, punterebbero alle consultazioni di coalizione o ad un nome che unisca tutti. A questo punto Marco Lacarra annulla la direzione di domenica mattina in via Torquato Tasso perché gli giunge il più forte imput direttamente dalla vice ministro Teresa Bellanova: a Lecce dobbiamo cercare una soluzione unitaria o scegliere la via delle Primarie e Stefano è candidato solo di una parte. Fine dei giochi e tutto rinviato, tranne gli incontri baresi, all’esito referendario del prossimo 4 dicembre
