
LECCE- Dalla Rosa dei nomi alla disponibilità spinosa. Forza Italia sceglie di non portare alcuna sua lista, come dire: ai conservatori e riformisti le nostre proposte non piacerebbero quindi siamo pronti, per il bene della coalizione, a valutare le loro ipotesi. La segreteria allargata degli azzurri opta per l’ascolto ed attende di capire se il direttivo provinciale dei fittiani convaliderà o meno i cinque nomi fatti in occasione dell’ultimo tavolo dal sindaco Perrone.
Per i berlusconiani unità prima di tutto, poi programma certo per il futuro della città; non ultima la speranza di poter andare uniti con un candidato della società civile esterno. Forza Italia non smentisce il fatto che una preferenza sui loro nomi sia già trapelata, il riferimento all’idea di Vitali verso il vice sindaco Messuti, ma gli azzurri sottolineano che non mancano, in casa loro, nomi superautorevoli, per più di qualcuno la stessa senatrice Poli, ma per il bene dell’alleanza non saranno posti sul tavolo perché oggi potrebbero non unire.
Per Gabellone tutto può succedere, ha dichiarato qualche giorno fa il segretario fittiano, e tutto potrebbe portare alla cancellazione di qualcuno dei 5, alla totale conferma o a qualsiasi altra soluzione. Se Forza Italia non propone, i conservatori pur se non si incontreranno, saranno per lo meno costretti a dichiarare se convalideranno Congedo, Delli Noci, Marti, Messuti e Monosi. Da parte di Fitto, ieri in occasione della convention Blu molto moderato nei confronti di Berlusconi, la volontà di non esser il responsabile di possibili rotture con gli azzurri anzi unicamente propenso a definire l’alleanza per conservare almeno per altri 5 anni la poltrona di Palazzo Carafa.
Forza Italia decide di non avanzare, almeno per ora, alcun nome per indurre gli alleati a dirimere le visioni differenti tra l’uscente Perrone, sempre più rigido nell’affermare: il mio unico candidato è Congedo, e gli altri nomi elencati sempre dal primo cittadino.
Il tavolo della coalizione fissato per giovedì dovrebbe slittare a venerdì 11 novembre per ovviare all’assenza di Pierpaolo Signore a Roma per un impegno con la segretaria di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. C’è però chi ipotizza un ulteriore rinvio fruendo anche dello stallo degli avversari dal centrosinistra allo stesso Movimento 5 stelle che non definisce nulla pur se i militanti vorrebbero optare tra l’avvocato Porcari e Valente mentre c’è chi vorrebbe l’ex Presidente del Tribunale dei Minorenni. L’attendere la data del 4 dicembre, a prescindere da tutto, sembrerebbe l’obiettivo di tutte le forze politiche
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