STATTE- I carabinieri del Noe di Lecce hanno fatto scattare i sigilli a una cava abusiva di 25mila mq, a Statte, in cui si svolgeva attività estrattiva di pietra calcarea in assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera e del documento di sicurezza e salute coordinato dei lavoratori. Sequestrati inoltre: una pala, un escavatore cingolato ed un mezzo per il trasporto dei materiali di cava, nonche’ due impianti mobili per la frantumazione di inerti.
Quattro invece le persone segnalate alla Procura della Repubblica di Taranto: il legale rappresentanti della societa’ proprietaria della cava, quello della ditta che si occupa del trattamento e del trasporto della pietra, il direttore della cava ed il geologo. I reati contestati sono: inosservanza delle norme relative alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, delle emissioni in atmosfera non autorizzate, e delle false attestazioni nella relazione inerente alla stabilita’ dei fronti di cava. Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro è di circa 700mila euro.