LECCE- Amilcare Foscarini parla al pubblico, seduto sulla propria tomba. L’immagine è forte ma di certo originale, così come lo è il titolo della manifestazione: “Belli da morire”. E’ il titolo del viaggio teatrale alla scoperta della parte antica e monumentale del Cimitero di Lecce organizzata dal FAI, Fondo ambiente italiano. “un labirinto architettonico e scultoreo di decorazioni, memorie, retoriche, affetti, nostalgie, attestazioni di fede e sommesse laicità”.
Una città dei morti che ha cominciato a prendere forma alla metà dell’Ottocento, attigua al Monastero degli Olivetani e impreziosita dal complesso architettonico della Chiesa dei SS. Niccolò e Cataldo.
Guide recitanti, gli alunni del Liceo Scientifico Statale C. De Giorgi di Lecce coordinati dagli operatori della Compagnia Factory Transadriatica, Tonio De Nitto e Fabio Tinella. Con il coordinamento letterario e organizzativo di Giovanna Cesano, Adriana Greco e Marcella Innocente, tornano alla memoria figure eminenti della cultura cittadina, da Tito Schipa a Vittorio Bodini. suggestivo vedere come “riprendano vita”, attraverso le proprie opere, nel corpo di giovani studenti.