Cronaca

Scampia-Paolo VI- Japigia: stroncato traffico di droga, 18 arresti

TARANTO– I Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto hanno arrestato 18 persone per traffico finalizzato allo spaccio nel quartiere Paolo VI. La droga arrivava da Napoli-Scampia e Bari-Japigia. Si chiama “Pontefice” la maxi operazione antidroga scattata all’alba, in onore del papa che dà il nome al quartiere del capoluogo ionico.
I militari sono stati coadiuvati nella fase esecutiva dai militari delle Compagnie del Comando Provinciale di Taranto e da quelli dei Comandi Provinciali di Napoli e Bari, con il supporto di un elicottero del 6° Elinucleo Carabinieri Bari Palese e unità cinofile antidroga e antiesplosivo del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno. Hanno dato esecuzione, nel Quartiere Paolo VI del capoluogo jonico, a Napoli, Bari e Prato a 18 provvedimenti cautelari (10 in carcere ed 8 agli arresti domiciliari) emessi dal GIP del Tribunale di Lecce, d.ssa Antonia MARTALO’, su richiesta del Sost. Procuratore della Repubblica di Lecce – Direzione Distrettuale Antimafia – dr. Alessio COCCIOLI, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico, trasporto e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, 15 dei quali tarantini e 3 fornitori (2 napoletani ed 1 barese).

Le indagini, dirette dalla D.D.A. di Lecce, hanno fatto luce su un traffico di stupefacenti proveniente dai quartieri Scampia di Napoli e Japigia di Bari. È emerso che il sistema criminale di Paolo VI, composto da tre gruppi a geometria variabile, gestiva un lucroso traffico di stupefacenti, del tipo cocaina, marjuana (anche della qualità “amnèsia” ad elevatissimo principio attivo, molto commercializzata a Scampia), eroina ed hashish. La droga veniva immessa sulla piazza di Paolo VI, da cui si fornivano numerosi consumatori provenienti dall’intera provincia, oltre che da Brindisi e dalla Basilicata. Il denaro ricavato veniva utilizzato per nuovi approvvigionamenti, oltre che per la remunerazione delle figure minori -custodi, corrieri, staffette e spacciatori al dettaglio, questi ultimi retribuiti con 50 euro al giorno-. Lo stupefacente viaggiava nelle auto occultato in borsoni o in vani appositamente ricavati.

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