LECCE-A fronte di un altissimo tasso di disoccupazione giovanile che nel Salento supera il 25%, emerge un altro dato che fa riflettere: aumentano le aziende in crescita ed è caccia aperta ai professionisti di vari settori. Peccato però che la ricerca si concluda con un buco nell’acqua.
A spiegarlo è il Presidente di Confindustria Lecce, in occasione del convegno “impresa e lavoro-formazione professionale e sostegno all’occupazione”.
Ospiti i due Assessori all’istruzione, formazione e lavoro di Puglia e Lombardia: due modelli a confronto per riflettere su quanto l’ente regionale possa influire sulla crescita occupazionale.
A venire alla luce i due binari paralleli su cui sembrerebbero ancora viaggiare,con rari e fruttuosi crocevia di scambio, il mondo del lavoro e quello dell’istruzione.
Se i giovani potessero avere una visione chiara del piano occupazionale sul territorio- spiega il Presidente di Confindustria- le loro scelte sarebbero strategicamente facilitate: anche il piano di studi, però, lontano dalle esigenze pratiche spesso non aiuta. E così la teoria vince sulla pratica, tanti laureati ma con attestati poco spendibili.