
LECCE-L’ignoranza genera il pregiudizio, il pregiudizio l’occhiataccia e da qui la paura. Contro le barriere d’appartenenza, la comunità Islamica Leccese sceglie lo sport che unisce e invita a scendere in campo sul tema integrazione, ma non solo metaforicamente.
“Le vicende anche recenti, a livello internazionale, non aiutano– spiega l’Imam- e ci si ritrova a pagare il prezzo della generalizzazione. Qui a Lecce possiamo dirci fortunati, qualche episodio però non manca ed è sintomatico di quanto sia difficile a volte aprire la mente e lasciarsi andare ad un approccio che possa partire da zero, che dia almeno una possibilità”.
Del resto lo dice la parola stessa, nella vita la sportività è importante. Ma qui non si tratta di vinti o vincitori, si tratta di una stretta di mano in cui due colori si fondono, nel rispetto reciproco di quella diversità che dovrebbe essere ricchezza, ma mai distanza, mai divario.
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