NARDO’/GALATONE- Cani maltrattati e costretti a vivere tra recinti arrugginiti, ripari in amianto e con il cibo per terra tra le feci. Questa, sommariamente, la situazione che i militari del nucleo di Polizia Giudiziaria delle Guardie Zoofile AEOP di Nardò, Coordinate dal Antonio Russo, hanno scoperto a Galatone, nel terreno accanto all’abitazione di un 75enne.
Dodici i cani detenuti sotto gli alberi: erano legati ad una catena. Presente solo una piccola cuccia in vetroresina. Altri cuccioli erano rinchiusi in recinti composti da rete metallica arrugginita e rotta in più punti, quindi piena di parti sporgenti. I ripari erano composti da tufi e lastre di amianto. Da quanto accertato, il padrone era solito buttare il cibo a terra e che spesse volte tendeva a mischiarsi con le numerose feci. Non solo: l’acqua in alcuni casi era assente e dove presente di colore verde.
Sul posto è intervenuta una veterinaria che ha visitato i cani: in tutti sono state riscontrate patologie gravi non curate e alcuni avevano anche delle ferite. Ora sono stati posti sotto sequestro penale e le Guardie si stanno attivando per cercare una struttura che possa prenderli in affido. Il proprietario, invece, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per maltrattamento di animali.