Xylella, al via l’esame del nuovo ddl: politica ai ferri corti su nuova agenzia e reimpianti

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BARI- Iniziato in mattinata, in IV commissione consiliare, l’esame del nuovo disegno di legge riguardante la gestione della batteriosi da Xylella fastidiosa. Per l’assessore all’Agricoltura Leonardo di Gioia, “questa proposta inquadra in un’unica cornice legislativa le iniziative già previste”. Tre gli elementi ritenuti essenziali. Il primo riguarda le attività di monitoraggio del territorio, prescrizione delle pratiche agricole e misure di estirpazione delle piante infette in nuovi focolai. Il secondo attiene all’aspetto economico: oltre ai ristori, si promuove la ricostituzione del patrimonio arboreo danneggiato favorendo l’impianto di varietà di ulivo tolleranti e di specie alternative quali la vite.
Il terzo elemento attiene all’istituzione di un’Agenzia regionale antixylella e per le innovazioni in agricoltura (ARXIA), ente che supererà la task force regionale. Forti le critiche delle opposizioni. Il M5s ha chiesto di evitare il reimpianto di cultivar tolleranti, come il leccino, per concentrarsi sul controllo della fitopatia.

Forza Italia ha sollevato perplessità sia sull’opportunità di ricorrere ad un ulteriore strumento normativo che su quella di inserire in questo provvedimento l’istituzione della nuova Agenzia “che andrebbe prevista con legge autonoma anche per preservarla dal rischio di eventuali impugnazioni”. Per i Cor, l’Agenzia serve ad “estirpare anche le funzioni all’assessore all’Agricoltura” e a perdere ulteriore tempo. I lavori della commissione riprenderanno dopo il 27 settembre con le audizioni.

 

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