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Oggi il primo sì per una coppia gay: Giuseppe e Cosimo si uniscono civilmente

LECCE- “In nome della legge vi dichiaro uniti civilmente”. Per la prima volta nel Salento,  a Lecce, è stata pronunciata questa frase per unire in matrimonio Giuseppe e Cosimo.  Le nozze gay si sono celebrate, a porte chiuse,  nella sala Giunta di Palazzo Carafa. Si tratta del coronamento di un sogno reso possibile con l’entrata in vigore della legge Cirinnà, che dallo scorso 5 giugno, ha riconosciuto diritti e doveri alle coppie gay con le unioni civili  e alle coppie di fatto con le convivenze.

Cosimo e Giuseppe hanno preferito una celebrazione riservata, lontana da occhi indiscreti e da telecamere. Al lorofoto-matrimonio-gay fianco solo parenti e amici, unici testimoni di una storia d’amore sbocciata nel 2006, a Bari. Dieci anni di relazione, di sorrisi e ostacoli, poi la proposta di matrimonio, in una delle città più romantiche d’Europa: Parigi.  E infine tappa il  coronamento della loro unione.

Al cospetto di un pubblico ufficiale con tanto di fascia tricolore, l’assessore all’Ambiente Andrea Guido, la cerimonia  è stata aperta con la lettura del comma 11 della legge 76/2016: “Con la costituzione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri; dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni”. E stata poi data lettura del comma 12: “Le parti concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza comune; a ciascuna delle parti spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato”. Infine la formula magica: “In nome della legge vi dichiaro uniti civilmente”.

“Mi sento onorato ad essere il primo amministratore della città a celebrare questo nuovo istituto giuridico-afferma l’assessore Guido che ha omaggiato la coppia con un cuore rosso e il simbolo della città– Forse una delle pochissime cose buone che questo governo ci avrà lasciato alla fine del suo mandato. Ho sempre creduto nei buoni sentimenti. Ho sempre creduto nell’uguaglianza. Ho sempre creduto nella Costituzione che oggi più che mai va difesa dagli attacchi di chi la vuol piegare ai suoi scopi”.

matrimonio

Ora il suo augurio è che Cosimo e Giuseppe continuino il loro percorso mantenendo fede al loro amore.

E.P.

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