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Scarico in mare, Porto Cesareo promette battaglia a Nardò. Albano: “vie legali se necessario”

NARDO’-“Se ci sarà qualcuno che vorrà fare la condotta su questo territorio dovrà attrezzarsi di carri armati”. Queste le ultime parole del Sindaco neretino Pippi Mellone , dopo il “no” allo scarico in mare delle acque reflue e alla condotta sottomarina approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale.

A rispondere è il primo cittadino di Porto Cesareo, per il quale non c’è altra scelta e un solo comune non può bastare a vanificare un protocollo d’intesa di quest’importanza.

Sull’ipotesi alternativa, quella della fitodepurazione, il sindaco di Porto Cesareo nutre riserve in merito alla tempistica già dimostratasi problematica: “adesso l’urgenza non può guardare in faccia a nessuno, e Porto Cesareo questo lo sa bene- dice- è il momento di dire bata. La nostra marina non ce la fa più”.

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