LECCE- Cinque minuti di pioggia forte, quelli di giovedì mattina, istanti interminabili per loro, i residenti di via Indraccolo che i giorni seguenti sono ancora qui: a fare i conti con quel che resta di recuperabile. Il rumore di quelle gocce da due anni scandisce l’inizio di un incubo.
L’ arrivo di un vero e proprio tsunami in casa, quasi un metro d’acqua e a galleggiare improvvisamente sono i sacrifici di tutta una vita. Ma loro da far venire a galla hanno ben altro: denunciano, all’unisono, la costruzione di un parco che, a loro dire, impedisce il regolare deflusso delle acque piovane.
Gli interventi per rimediare sono stati effettuati già in seguito al primo allagamento dopo la costruzione del parco in questione: il numero di griglie da 4 passò a 10. Ma neanche questo sembrerebbe essere bastato e oggi i residenti ritornano ad incalzare.
A pochi passi di distanza da un lato un parco giochi e dall’altro una miniatura di Venezia, in una versione però che di artistico ha ben poco. Ad andare a fondo la serenità , da 2 anni, quella sconosciuta. La speranza, in quel piccolo “porto improvvisato”, è di veder attracare una risposta.