LECCE –Stanze, mistero ed enigmi. Da oggi anche Lecce ha la sua Escape Room. Dopo aver spopolato dapprima in Estremo Oriente e Stati Uniti fino ad arrivare in Europa, il gioco del momento approda nel Salento e sceglie proprio la città del barocco.
Dall’1 Settembre, sarà possibile mettersi in gioco, in Via Rudiae 50-54, per vivere un’esperienza reale in prima persona. Stop cellulari, social e pc. Tutto viene lasciato all’esterno. Con Great Escape il videogioco diventa realtà. Si tratta di una nuova tipologia di intrattenimento che sfida i giocatori “rinchiusi”, per un’ora all’interno di una stanza, a risolvere degli enigmi per riuscire a scappare.
Può partecipare chiunque: famiglie, gruppi di amici e anche gruppi di lavoro. Si accede da un minimo di due partecipanti a un max di sei. Gli enigmi con cui i concorrenti si dovranno cimentare propongono livelli di difficoltà differenti, ma per entrare in una stanza di Great Escape non è necessario avere particolari doti di genio: sono sufficienti un buon intuito e un ottimo spirito di collaborazione.
Chi accetta la sfida potrà scegliere se tentare di evadere dal carcere di massima sicurezza nella stanza The Jail oppure se indagare e svelare il mistero di un omicidio nella stanza Sicarius. Una volta all’interno parte il timer. A disposizione dei partecipanti tanti indizi, oggetti misteriosi, enigmi e lucchetti da sbloccare. Nulla è lasciato al caso, ogni oggetto può rivelare degli indizi anche se sarà necessario fare attenzione alle false piste. Il tutto rigorosamente entro 60 minuti. Le stanze proposte non sono né violente né paurose.
Alla fine di ogni sessione, verrà chiesto ai partecipanti di firmare una liberatoria per postare le foto su Facebook e anche di lasciare un indirizzo e-mail per poter mandare info sui nuovi appuntamenti e sulle nuove stanze a tema, che ogni tot di tempo, vengono cambiate per offrire una nuova occasione.
Ma qual è la finalità di Escape Room? In primis la possibilità di mettersi in gioco, lasciando all’esterno tecnologia e problemi della vita quotidiana. Poi l’occasione di riscoprire la curiosità tipica dei bambini e il gioco di squadra.
E.P.