LECCE- Una festa dei Patroni Oronzo, Giusto e Fortunato che spegne l’allegria dei fuochi pirotecnici perché c’è bisogno di silenzio, e la tradizione si piega al rispetto per le centinaia di vittime del terremoto. Lo spettacolo pirotecnico previsto a conclusione dei tre giorni di festeggiamenti non si farà. È stato il consigliere comunale delegato alla festa, Rocco Ciardo a confermarlo, dopo la riflessione con l’amministrazione comunale. Perché dalla mezzanotte, sarà lutto nazionale, con la bandiera a mezz’asta in tutti i comuni del Paese.
“È uno dei momenti più caratteristici e più attesi della nostra festa – ha commentato il primo cittadino paolo Perrone dalla sua bacheca Facebook – ma quest’anno è più giusto il silenzio. La somma che sarebbe servita all’acquisto del materiale pirotecnico diventerà un piccolo contributo alle popolazioni colpite dal terremoto.
Una festa che ha visto, nel Duomo di Lecce, la solenne celebrazione della messa con l’omelia dell’arcivescovo Mons. D’Ambrosio che è stato un invito a tutti i sacerdoti della comunità ad essere non servi, ma amici, in onore di quei santi che furono martiri. La mancanza di lavoro, le famiglie piegate dalla povertà, i giovani che attendono, i poveri che hanno fame, i punti di ristoro, le parrocchie. Ci può lasciare tranquilli, si chiede il vescovo, sapere che ci sono altri che provvedono? La Caritas, le mense, la casa della carità, i punti di ristoro? Cresca in noi il frutto dell’amore vicendevole, della generosità che vince gli egoismi e aumenti il numero dei molti che si sono fatti servitori dei fratelli che nella nostra chiesa cercano amore, perché non ne hanno.