MAGLIE-LEUCA- Quel presidio fisso annunciato agli inizi di agosto sulla 275 loro non lo hanno mai abbandonato. Le lettere di licenziamento sono ormai quasi al completo, ne mancherebbero circa 5 o 6 raccontano.
Dormono in tenda e non c’ è temperatura che invogli neanche lontanamente ad una battuta d’arresto della propria battaglia. Il fine settimana vorrebbero poter portare i figli al mare, ma la spensieratezza è un lusso che adesso proprio non possono permettersi.
Così la famiglia li raggiunge sul posto, ad improvvisare un pranzo con quello che è rimasto in casa: una frisella al pomodoro, “oggi possiamo permetterci questo- raccontano- domani non sappiamo”.
Nessun aggiornamento da parte di anas, un’ unica certezza: quei fondi destinati alla maglie-leuca sono ancora bloccati e in attesa da anni. Come in attesa restano loro, con una possibilità che è un macigno: indire una nuova gara d’ appalto significherebbe altri anni, burocrazia e tempistiche dei ricorsi, il tutto in quella grande voragine che potrebbe essere risucchiata da un’ eventuale concorrente in gara.